pallidi nei vostri completi invernali ed incuranti del cibo che pressa senza sosta le vostre pance in occasione delle festività natalizie, eccovi pronti per un nuovo festoso episodio della rubrica (quanto fa rivista la parola rubrica? brrr) [Classe-76]!!!
Il soggetto di oggi saranno le merendine.
Certo dire "merendina" oggi in internet richiama subito alla mente due immagini fortissimighissime:
ovvero il cantore della nostra adolescenza/infanzia: Zerocalcare ed i suoi celebri PlumCake!
la Girella ovvero il simbolo di una generazione che avuto i natali (cioè quando aspettavano Babbo Natale!!) sul finire degli anni 70...
quindi sgambato il c(r)ampo dal queste due immagini, lanciatevi con me in una free fall nel viale dei ricordi!!!
allora partiamo dall'inizio. Gli storici della merandina fanno risalire tutto al celebre mottino, ma lasciatemi dire che io questo Mottino non lo ricordo, quindi con la consueta democrazia che mi distingue ci passo avanti e non approfondisco.
La prima merendina che ricodo aver visto circolare sul tavolo della colazione era il buondì! e devo dire la verità mi ha sempre fatto schifo! o meglio era buona solo la parte iperzucchereso, il resto era asciutto come un Pandoro senza burro & nutella!
Subito dopo questa grande morte dell'appetito, c'era un classico cioccolattoso che mi piaceva soprattutto per l'ingente presenza di cioccolata nella ricetta! ovvero stiamo parlando del celebre: tegolino!
Ovviamente la fame vien mangiando (#maiscriverepostculinariinpausapranzo) e parlando di ottima cioccolata non posso non citare la mia adorata Crostatina. Mi sembra scontato ricordare a tutti voi, che è sempre esistita solo & soltanto la crostatina al cioccolato e mai ad altri gusti (men che meno marmellata!)
Ma ben presto queste delizie da forno avrebbero lasciato la mia tavola della colazione in favore di nuove grandi scoperte tecnologiche: i saccottini! Ho sempre sognato di trovare un saccottino in cui il dosaggio del cioccolato fosse stato sbagliato... e l'abbondanza fosse caduta sulla mia tavola.... ovviamente è rimasto un sogno.
I saccottini, furono un vaso di pandora. Dopo averli provati iniziò la grande epopea dei flauti. I flauti divennero una forma di droga legalizzata. Si narrano leggende di bambini o adolescenti ritrovati morti in casa con flauti inseriti in ogni dove. Il flauto al latte poi aveva in sè una forma di dipendenza che Walter White sta ancora provando a cucinare con i suoi cristalli!
Ora facendo un degno dito medio ai conservanti ed ai blasonati brand che continuo ad acquistare, lasciatemi sorridere nel ricordo di quanto era buono il pane con il pomodoro, l'olio ed il sale di mia nonna.
Gentili lettori, siamo al termine il Galaxy
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