martedì 4 febbraio 2014

[Diario]: La Mafia Uccide Solo d'Estate #aiutapif

Gentili,

[Prima dissolvenza]: Flashback

Era una tiepida primavera, di quelle che hanno il sapore d'inverno sta arrivando qui a Milano mentre io riflettevo su questo post che commentava un drammatico finale di stagione per Supernatural fatto di cronaca, intanto con fare goffo e poco deciso guidavo nel centro storico cercando di evitare telecamere neanche fossi Ethan Hunt nell'ennesimo sequel di Missione Impossibile, ed in questo mio guardarmi intorno con fare Ninja i miei occhi si sono fermati sul Palazzo del Tribunale.

L'immagine che mi si è parata davanti è stata più o meno la seguente:



Che voi ci possiate credere o meno anche il mio cuore di #nerd si è commosso, e come un novello Roy Batty ho iniziato a piangere.

Un pianto sincero, di quelli che sanno di donna incinta, di crisi di nervi, di finale di Last of Us, di Casablanca, di Harry ti presento Sally, di quello stupido cavallo triste Artax di Atreyu nella Storia Infinita (come ricorda il doc qui), di spettatori del Red Wedding di GoT, di pianto da lacrimogeni nelle manifestazioni ai tempi dell'Università a Napoli, insomma... avete capito!

Poco dopo tornerai nella mia vecchia casetta rossa e blu sui navigli e proverai a non vomitare i miei nove troppi long island del sabato al Goganga! 


[Seconda dissolvenza]: Flashforward

E' una stanza buia, di quelle belle, in cui un fascio di luce regala magie a colori. Al mio fianco c'è la donna della mia vita, le stringo la mano come tutte le volte che assistiamo al rito della "proiezione cinematografica", ma questa volta c'è qualcosa di diverso tra noi.

Stiamo piangendo entrambi, i singhiozzi non si trattengono e mentre sullo schermo scorrono i titoli di coda del film, noi ci guardiamo felici come due innamorati delle superiori al loro primo appuntamento.

La vita è strana, a volte comica, altre volte noiosa, ma il più delle volte è speciale.



[Terza dissolvenza]: Oggi

Ecco come definirei il film del buon vecchio Pierfrancesco Diliberto che da il titolo a questo episodio di [Diario]: Speciale!

Se state cercando su Google chi sia Pierfrancesco Diliberto allora mi chiedo come mai siate finiti sul mio blog?!?! Cioè, insomma, qui mica parliamo solo di porno e videogiochi?!?!?!?

Va beh andiamo avanti!

Dicevamo Speciale!

Provo a farvela comica, perché ogni volta che ci ripenso mi viene da piangere.

Tra la prima e la seconda dissolvenza di cui sopra, sono successe tante cose.

Ho trovato L'Amore (e non solo la Fede), ho messo in ordine la mia casa, ho traslocato, ho iniziato ad essere felice e non solo allegro, insomma mi sono sentito come uno Sherlock che batte Tyrion Lannister (#ehhh?????)



Ho compreso che nella vita ad un certo punto "anche basta" vivere per costruire la collezione di fumetti definitiva, ma anche per costruire una prole che possa poi leggerla un giorno quella collezione (che per allora sarà diventata perfetta ... of course).

Poi si da il caso che il mio amore, la donna con cui ho scelto di costruire quella prole, sia siciliana.

Mai avrei pensato che la Sicilia sarebbe diventata la mia terra adottiva [ero più convinto di finire a Gotham con un biglietto di sola andata per l'Arkham Asylum modello Joker], ma l'incontro con il mio Amore mi ha spinto a cambiare molti sogni e a virarli tutti in direzione felicità.



Al principio della nostra relazione, avevo un'idea della Sicilia completamente errata, figlia di tantissimi luoghi comuni, per quanto io sia sempre stato un ragazzo lontano dai luoghi comuni e vicino ai centri sociali #battuta #verità.

Solo per dirvi che ho sempre pensato che io ed il mio amore avremmo passato pomeriggi a discutere di Peppino Impastato & Giovanni Falcone mettendo in pause still GTAV o l'ultima stagione di Grey's Anatomy, arrivando a commuoverci e stringendoci sul divano minuscolo della mia casetta rossa e blu sul naviglio, ed INVECE

La mafia è un argomento serio, di quelli che leggi nei segni dolorosi della vita e non diventa un momento catartico di sfogo e pianto alla fine di un monologo sulla lotta dei nostri diritti mentre sei in piedi sul tuo tavolo gridando: Oh Capitano Mio Capitano.

Non ci sono sceneggiatori che scrivono momenti magici della nostra vita, ma ci sono sceneggiatori e registi che scrivono film speciali che ci capita di vedere nella nostra vita.

Questi sceneggiatori, questi registi hanno il pregio di Mettere In Ordine le nostre emozioni, il nostro vissuto e di riuscire a raccontare quello che noi non racconteremo: quel posto dell'anima in cui nessun è entrato mai e in cui fa sempre freddo, troppo freddo anche per parlare.


Ci provo a ridere di tutto nella vita, perché credo che ridere sia il modo migliore che ho di vivere, ma non ci riesco sempre.

A volte qualcosa che è lontano dalla mia sfera familiare esplode e mi fa male, perché mi racconta di sofferenze e di Eroi che hanno lottato per me senza che io ne abbia mai memoria.

sarà per questo che ho pianto quel giorno di primavera invernale, sarà per questo che ho pianto alla fine del film di Pif?

Forse si o forse sono solo uno stupido romantico emotivo.

Nel dubbio però leggete questa pagina qui.

Scorretela tutta, magari leggete qualche nome, non ci troverete però numeri di gnokke disposte a numeri circensi, ne spoiler della run di slott su Spider-Man, ne tanto meno cheat per GTAV ma solo nomi di persone che ha detto NO allo strapotere de IL MALE.

Sapete forse quando avrò la mia prole, non vorrò che sappiano a memoria tutti i supereroi che ci sono nella mia libreria, ma che almeno conoscano il nome di due Eroi che sono morti per il nostro stato: Giovanni & Paolo.

Se vi state chiedendo se il film di Pif è bello o meno, beh allora di questa recensione avete capito DAVVERO poco.

Fate quello che dovete e guardatelo.



  

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