Gentili Tutti,
il tiepido sole di un estate piacevole sta regalando brividi di fresco a tutta la cementifica Milano, mentre io preparo i bagagli nell'attesa di una nuova trasferta lavorativa insieme alla mia fidata borsa Pan Am.
Oggi mentre stavo provando a capire come non ingrassare mangiando la cioccolata fredda da frigo, ho deciso che fosse il momento di citare due film che ho decisamente amato nella mia vita.
Il primo è da veri e propri cultori della cinematografia di Sorrentino bimbominkia, è una reminiscenza dei miei amori adolescenziali per un cantautore che ha un livello musicale pari a -273,15 gradi (lo ZERO ASSOLUTO), ma che se hai 30 anni lo spari a mille in auto facendo il romantico e pensando che nelle sue strofe abbia compreso bene il tuo disagio di vivere o semplicemente che le canzoni sono tutte uguali e va bene una ma mille così.. e che PALLEEEE!!
Ok stiamo parlando di sua pallosità Luciano Ligabue.
Che poi a me il liga è piaciuto fino a due anni fa, e poi... e che giudaballerino, si cresce e allora dito medio e via di buona musica (The Strokes su tutti!).
Beh insomma sto liga ha fatto dei film (se volete il numero esatto cercate su wikipedia che questo è un blog... Please Please Please Please Let Me Get What I Want) uno di questi, non era poi così male male, che cioè in una scala da uno a ladri-di-biciclette magari non supera neanche lo ZERO, ma sarà che poi l'hai visto ventenne o palle simili e vari mazzi, insomma in quel film, radiofreccia per i precisini, c'è un monologo che ti piace un Totale e così eccone la mia versione personalizzata.
A seguire poi c'è un altro monologo, che a quelli che ben pensano piace di più, perchè è più figo, più alternativo, più indie, più... una biata MINKIA, visto che il film è ugualmente commerciale, ma dai pace lì, fumiamo tutti insieme il calumet della pace, e diciamo che il film in questione è Trainspotting.
Ma bando alle ciance e partiamo alla grande quindi, ecco a mo' di manifesto generazionale il mio punto di vita sulla mia vita attuale, che poi...
[CREDO]
Credo nello stipendio a fine mese, che se manca i miei conti finiscono in rosso, ma che alla fine lo spendo tutto i negroni, long island, fumetti e famiglia.
Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi, e dopo Credo che una padre e una madre si meritino almeno una telefonata al giorno, e se vi lamentate che sono un mammone allora per voi in esclusiva ed in HD: dito Medio e cambiare blog.
Credo che una serie tv come i Soprano non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa come Games of Thrones.
Credo che non sia tutto qui, anzi che la parte più bella ci sia dopo aver chiuso gli occhi per un bel po', Credo in Dio e Credo nelle domenica a Messa, e Credo che anche davanti a dolori che ti bruciano gli amici ed i partenti non smetterò di Credere.
Credo che ne serva tanta di Fede per andare avanti tra le lacrime ed i singhiozzi degli errori che abbiamo commesso e di quelli di cui viviamo solo le conseguenze.
Credo che mi stanno sul cazzo beatamente quelli che bestemmiano, sia in un blog, che su twitter che davanti a me! Che ve ne fottete di quello in cui Credo, e vi sentite in diritto di pronunciare quello che vi pare fregandovene di chi vi ascolta. Credo che potete anche farlo, ma fatelo quando non siete con me, che di coglioni ne ho già due e non ne cerco di aggiuntivi...
Credo che se mai avrò una famiglia sarà miracolo, perchè qui trovare una persona è difficile come trovare una vergine in un film porno o un sedicenne che non si ammazza di seghe.
Credo che comunque cercherò di costruirla una famiglia, perchè i miei genitori mi hanno insegnato che le famiglie belle esistono, nonostante le domeniche passate ad urlarsi di tutto, le porte sbattute, le fughe di casa, gli insulti, i carabinieri alla porta, i vicini incazzati, i pianti, le solitudini; anzi forse sono belle famiglie proprio per tutto questo, perchè alla fine litigare vuol dire crescere insieme... ed io con loro Credo di essere cresciuto tanto da diventare un uomo.
Credo che c'ho un buco grosso dentro di quelli enormi, di quelli da solitudini da pianto che ti fanno aprire un blog per sentirti meno solo, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta dalla dubbia moralità e non, i fumetti colorati e di supereroi, qualche (tante) soddisfazione sul lavoro, le (grandi) stronzate con gli amici, le domenica a Messa, i concerti passati a pogare, i viaggi in mezza europa, i ricordi delL'unica RagazZa, il sorriso di mia madre quando si sveglia dall'anestesia, la casa profumata ed in ordine, le risate con le mie sorelle e mio fartello, le mie nipotine quando mi abbracciano, ogni tanto questo buco me lo riempiono e anche alla grande.
Credo che la voglia di scappare da un paese in provincia di Napoli con quarantacinquemila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Barry Allen o quello sfigato cronico di Pietro Django Maximoff.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri, ma che certe volte quando qualcuno mi tratta male ... o tratta male chi Amo, beh... a me della sua vita frega meno di Zero ASSOLUTO, e alzo solo un dito Medio.
Credo che per credere, certi momenti, ti serva molta Fede, e anche un buon long island...
Ma Credo che il mio orizzonte avrà il sapore di una famiglia, di una casa troppo piccola per troppi figli, di un divano dove morire, litigare e fare l'amore, e dei soldi che non basteranno mai.... ma per questo mio credere ho scelto...
[SCLEGO]
Scelgo la vita, come l'hanno insegnato mio padre e mia madre.
Scelgo un lavoro, di quelli di che sognate quando avete quindici anni e vivete in una periferia da schifo, ma avete i sogni a colori e fumetti.
Scelgo una carriera, fregandomene dello stipendio ma cercando solo quello che mi piace.
Scelgo una famiglia, anche se nulla mi sembra stabile, figuriamoci una relazione che al momento non voglio e non cerco visto che ho dentro ancora il ricordo delL'unicaRagazZa.
Scelgo un cazzo di televisore gigante, a 52 pollici, nella mia cucina-salotto, nella mia casa da 40 mq, tra un poster di pulp-fiction ed uno di corto maltese.
Scelgo lavatrici che uso poco, automobili che non lavo mai, lettori mp3 sempre in cuffia per rendere la vita un videoclip e apriscatole elettrici (ma che giudaballerino è un apriscatole elettrico???!!!).
Scelgo di sedermi su un divano, a spappolarmi il cervello tra figli e moglie, e a distruggermi lo spirito in un litigio sulle bollette o sul cash che non basta mail.
Scelgo di non essere serio mai quando sono fuori dall'ufficio, perchè se c'è una cosa che so fare, è far ridere...
E alla fine scegliete di essere felice, perchè la felicità è anche casino, è anche litigate, è anche.
Tirare le cuoia vecchio al sud italia in un paesino di quarantacinquemila da cui sei voluto scappare ... felice di avere la famiglia intorno mentre non comprendo la tecnologia nuova.. e vivo immerso nei ricordi e nelle sigarette.
Scelgo il futuro.
Scelgo la vita.
Ma perche dovrei fare una cosa così?
Io ho scelto di scegliere la vita, di farla somigliare ai fumetti.
Ho scelto qualcos’altro.
Le ragioni? Non ci sono ragioni.
Chi ha bisogno di ragioni quando hai da mettere in ordine casa?
Ah chi sono io?
Sono quello in Cui Credo e quello che Sclego.
Sono Vincenzo, piacere.
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